‘A VOCE D”O VICO

Quanto è forte la voce di un piccolo vicariello di un dimenticato quartiere di periferia? Troppo spesso questa voce è muta, la sua eco non arriva dove dovrebbe, una voce che non viene ascoltata. 

‘A voce d”o vico amplifica questa voce flebile, la trasforma in musica, in canto, alza il volume  a un livello alto, arrivando lontano.

‘A voce d’’o vico, la voce del vico, è per noi una festa del territorio, per il territorio e con il territorio. Nella sua prima e unica edizione è stata l’occasione di portare la musica e il teatro nei vicoli bui e abbandonati.

I protagonisti di questo evento sono i bambini del quartiere con cui la compagnia porta avanti un corso di teatro gratuito. E con loro e dalla loro fantasia sono nate piccole storie che i bambini hanno poi recitato affacciati a quei balconi, affiancati da vari artisti (attori, cantanti, musicisti, poeti) che si sono esibiti al loro fianco portando l’Arte lì dove c’era solo pericoloso silenzio. A fare da contorno a questa grande festa, cibo locale e vino dell’Antica Cantina Sepe. L’evento ha ricevuto un grande successo e a gran voce è stato richiesto più volte dalle persone del quartiere. 

Per portare l’utopia nel quartiere è fondamentale spingere l’evento culturale nello spazio aperto, “qui ed ora”, nella vita quotidiana, portando il teatro – la festa – il rito – in mezzo alla gente che viene invitata a partecipare e a scendere nelle strade. 

 

PRIMA EDIZIONE SETTEMBRE 2019

PRIMO APPUNTAMENTO
EUGENIO BENNATO
EDUARDO SCARPETTA
BATERIA DI SAMBA PEGAONDA

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SECONDO APPUNTAMENTO
WANDA MARASCO
ANTONELLA MOREA E CARLO FAIELLO

CARLO CARACCIOLO E ADRIANO FALIVENE
MOMA&THEBOUNCE

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TERZO APPUNTAMENTO
MAURIZIO CAPONE
EDUARDO SCARPETTA E MARIA BASILE SCARPETTA
MUJERES CREANDO

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QUARTO APPUNTAMENTO
FEDE ’N’ MARLEN
DARIA D’ANTONIO E LUCIO ALLOCCA CON LELLO FERRARO
FABIANA MANFREDI E MICHELE TELEGRAMMA

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RASSEGNA STAMPA

‘A voce d”o vico 

Così, finalmente, al Vico Montesilvano risuona una voce diversa, una voce che non è quella spaventosa delle rappresaglie tra i clan o delle stese, ma una voce vera, solidale, coraggiosa che parla di comunità, di rispetto della legalità, di impegno per restituire dignità, civiltà e vivibilità al quartiere: ‘A voce d’’o vico

(Da Hystrio di Stefania Maraucci)

Un progetto ambizioso quello dei ragazzi di Putéca Celidònia, che, trasformando un vicolo che per anni ha ospitato le devastazioni della criminalità organizzata in un luogo di cultura, bellezza e condivisione, fa appello alle responsabilità dell’essere cittadino di ognuno. Riappropriarsi della propria libertà, della speranza di cui siamo derubati e della consapevolezza che ogni gesto può fare la differenza, non è più una scelta. Deve essere un dovere.

(Da informare online di Carmelina D’Aniello)

La voce di sei ragazzi, diplomati all’accademia del Teatro Stabile di Napoli, che hanno deciso di realizzare un sogno; non da soli, ma con l’aiuto dei bambini di uno dei rioni più belli e difficili di Napoli.

(…)

Mai come in questo caso, vale il detto secondo il quale “l’unione fa la forza” . Ed è una forza ispirata alla bellezza, alle testimonianze storiche che la vita lascia ai posteri, a quel senso di umanità euritmica, che si muove all’unisono, armoniosamente, e alla quale apparteniamo tutti, a qualunque latitudine del mondo. L’arte del teatro e della musica.

(Da la provinciaonline)

Un nonno eroico e coraggioso – che per ben tre volte si rifiutò di piegarsi alla prepotenza della camorra e per questo venne barbaramente ucciso – segna la memoria e la vita dei nipoti, oggi impegnati a diffondere e ad agire, nei luoghi più caldi della città, l’amore per la legalità e la condivisione, nel disegno di una società civile più vivibile e presente.

(Da Quarta Parete Roma)